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Il Mio Approccio

Studio il fenomeno della manipolazione mentale da oltre 25 anni, occupando parte del mio lavoro nella ricerca e nell’ascolto delle testimonianze. 

La manipolazione mentale è una dinamica che appartiene alle relazioni, per cui è presente sia in ambito amoroso che amicale, familiare ed anche gruppale.

 

In psicologia la manipolazione è definita come un progetto da parte di qualcuno di  influenzare o controllare l’altro con sotterfugi e diverse tecniche persuasive, al fine di realizzare i propri obiettivi personali (potere, potere economico, potere sessuale).

I metodi utilizzati, che fanno uso della seduzione, della suggestione e della persuasione, distorcono o orientano la percezione della realtà dell’interlocutore, causandone la sottomissione non volontaria o consensuale.

 

La manipolazione è generalmente considerata una forma disonesta di influenza sociale poiché viene utilizzata a danno degli altri.

La letteratura scientifica ha offerto molti dati e studi sulle varie tecniche manipolatorie.

Nel 1999, dopo una indagine di oltre due anni, all’interno di un gruppo totalitario, ho elaborato uno schema che spiega la modalità con cui alcuni sistemi creano acquiescenza e radicalizzano i propri adepti. Una lettura psicodinamica evidenzia come persone con qualche carenza di funzionamento (a causa di un lutto, di una perdita, di una fragilità momentanea) sono più desiderose di accettazione che di di affinare le proprie capacità verso un orientamento più maturo. La relazione con un manipolatore offre una nuova identità, soddisfa il bisogno di appartenenza (sociale, culturale, affettivo), fornisce una soluzione ad ogni dubbio. Le tecniche utilizzate dai manipolatori vengono distinte in due fasi: 1)    Tecniche di sviluppo, aventi come obiettivo il reclutamento dell’individuo e la sua accettazione totale del messaggio 2)    Tecniche di controllo, caratterizzate da continui rinforzi volti al mantenimento dell’individuo nella relazione abusante Il manipolatore nelle linee generali presenta tratti della personalità narcisistica, ma anche del distutbo antisociale di personalità e quello borderline. Infatti sa fingere angoscia, con conseguente ricatto emotivo per accrescere il legame di dipendenza della vittima prescelta, per evitare ‘l’abbandono’.  Uno degli interventi da me utilizzati per aiutare le vittime di manipolazioni è la Terapia di intervento strategico o exit counseling. Essa consiste nell’attivazione di alcuni incontri con la famiglia della vittima, in cui si ascoltano le specifiche preoccupazioni della famiglia e tutte le informazioni necessarie per elaborare un progetto condiviso e in rete, finalizzato a fornire utili strumenti alla persona manipolata per aiutarla nel percorso di fuoruscita dalla persuasione coercitiva. Un altro intervento riguarda la Terapia di recupero, mediante un percorso di analisi della propria esperienza abusante per l’elaborazione del trauma e di acquisizione di strumenti di riconoscimento degli abusi subiti e delle tecniche utilizzate nonchè delle modalità di difesa.

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My Approach
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