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12 segnali che indicano che qualcuno potrebbe essere coinvolto in una setta

Bombardamenti d’amore, legami di odio e la promessa di una “nuova vita”.

Non è raro sentire di famiglie che lamentano la perdita di un giovane a causa di un gruppo che pensano possa essere una setta. Ma cosa sono le sette oggi?

Non sono più semplicemente gruppi estremisti religiosi, i culti piuttosto possono anche essere gruppi laici, identitari o politici che mirano o affermano di fare del bene. Il culto di Jim Jones iniziò come un movimento che fondeva marxismo e cristianesimo e forniva case ai senzatetto neri nei centri urbani americani. Eppure, Jonestown in Guyana nel 1978 ha portato a un patto suicida 909 persone.

I culti di Osho e Aum Shinrikyo iniziarono entrambi come alternative religiose orientali alla moderna vita occidentale. Il culto di Osho ha offerto amore gratuito e poi ha commesso il più grande attacco bioterroristico nella storia americana nel 1984. Il culto Aum Shinrikyo ha commesso gli attacchi giapponesi con gas Sarin alla metropolitana di Tokyo in cui 13 persone sono morte e 5.800 sono rimaste ferite.

Questi movimenti ben intenzionati sono andati a finir male o è stato colpa del marciume nelle radici? Ci sono connessioni sorprendenti tra questi culti molto diversi, stadi specifici, comuni al ciclo di vita dei culti.

La seguente lista di controllo è stata ottenuta analizzando il lavoro degli specialisti delle sette Janya Lalich, Steven Hassan, Alexandra Stein e Robert J. Lifton. E attraverso l’osservazione di modelli comuni tra i seguenti culti: The People’s Temple-Jonestown, Aum Shinrikyo, Osho (Bhagwan Shree Rajneesh), The Manson Family, The Order of the Solar Temple, The Branch Davidians e NXIVM.

Le fasi comuni nel ciclo di vita di una setta

La grande idea

Uno o più leader propongono una nuova idea trascendente che promette una panacea per le persone alienate e vulnerabili.

Questa grande idea promette di risolvere tutti i problemi; di porre fine alla solitudine, all’isolamento e al senso di fallimento personale. Fa vaghe promesse di significato e di salvezza. Di solito c’è un leader carismatico o un singolo testo con un proprio linguaggio in codice che diffonde la grande idea.

Il bombardamento d’amore

I leader di un culto reclutano i primi devoti da una popolazione più ampia attraverso il love bombing e promettendo un nuovo inizio, una speranza per un futuro di amore, di appartenenza e di salvezzo all’interno di una comunitò di persone che credono tutte nella grande idea. Come nuova recluta diventi uno dei prescelti a cui viene rivelata ‘la verità’. Sei ‘amato’ e ‘salvato’.

Una nuova vita

Le nuove reclute vengono introdotte in un linguaggio segreto di segni e di simboli. Sono incoraggiati a identificarsi come vittime del mondo esterno e viene loro promessa una rinascita, un nuovo corpo o identità all’interno di questa vita o nell’aldilà.

Alle reclute viene insegnato a vedere il mondo come bianco o nero, buono o cattivo, noi o loro; e questo crea una stretta unità di gruppo che viene rafforzata dall’apprendimento meccanico degli slogai del culto. Queste convinzioni sono spesso illogiche ma sono una prova dell’adesione alla ‘vera fede’. Le nuove reclute sperimentano l’euforia per essere stati “scelti” per far parte di un gruppo privilegiato e non per tutti.

Crescita

Man mano che le nuove reclute si impegnano, il culto entra nella “fase di espansione” e guarda all’esterno.

Il nuovo compito è quello di reclutare sempre più persone. Il Love Bombing e la promessa di una nuova vita vengono usati sugli estranei e sui giovani, ma soprattutto i bisognosi vengono presi di mira. Il culto si espande rapidamente con le sue promesse di ricompense future, siano esse spirituali, sessuali o politiche. Mantra e slogan sostituiscono ogni pensiero individiale e offrono un’unità collettiva.

Riti di passaggio

La fedeltà è giurata attraverso atti come la rinuncia alla propria famiglia, alla vita passata e al nome del passato. I nuovi membri vengono separati da tutti i precedenti sistemi di supporto e diventano dipendenti dalla setta di turno.

I nuovi membri sono messi alla prova dovendo trasformare la propri identità, il corpo, il linguaggio e persino i comportamenti sessuali. Devono “indossare le vesti” e dichiarare al mondo che “non sono più quello che ero, ora faccio parte del gruppo X”.

Isolamento

Il culto diventa troppo grande per essere controllato e deve impedire che le influenze del mondo esterno indeboliscano il suo potere sui membri. I leader vietano atti di libero arbitrio individuale. Il culto isola i suoi membri dal mondo, descrivendo l’esterno come corrotto, malvagio e violento. Ciò aumenta il legame, poichè i membri si considerano “vittime minacciate”. Il controllo del linguaggio e la crescente paranoia rendono impossibile mettere in discussione il culto. Mantra e slogan mettono a tacere dubbi e dissensi. Cresce la repressione interna.

Legame di Odio

Il culto raggiunge il suo limite di dimensioni e i problemi sorgono dai fallimenti nel suo “piano per tutti”. Ma il culto non può ammettere errori. Inizia a nutrirsi di odio per il mondo esterno. Sviluppa rituali di odio, costruendo una più profonda “unità dei perseguitati”. Uno strato della società è solitamente l’obiettivo di tutto l’odio e potrebbe ricevere un nome in codice. I membri sono incoraggiati a condividere il loro odio in forme ritualizzate.

Traditori

Spaventati dalla crescente cultura dell’odio, alcuni membri interrogano i leader, ma vengono espulsi o costretti a fare penitenza. La fase di contrazione inizia e porta a un giro di vite su qualsiasi libertà all’interno del culto. Di fronte alla persecuzione interna, un membro anziano spesso se ne va e diventa un “traditore”. Il gaslighting, la pressione dei pari e il pensiero di gruppo impediscono ad altri di andarsene. Alcuni vengono aiutati a lasciare il culto dai membri della famiglia o costretti ad andarsene dai critici del culto, ma tali atti alimentano solo la convinzione del culto di essere sotto attacco.

Caccia alle streghe.

I processi interni alla setta eliminano tutti i potenziali traditori. I dubbiosi si vergognano di accusare falsamente gli altri. I restanti membri sono costretti a commettere atti di supplica personale che potrebbero essere sessuali, o comportare marcatura del corpo, automutilazione o atti trasgressivi. Un comune test di appartenenza comporta il commettere piccoli crimini contro l’odiato mondo al di là. Una volta che un membro commette un atto illegale, il culto dispone di prove che può utilizzare per ricattare quel membro affinché si conformi. Questo è un legame traumatico abusivo.

Paranoia di persecuzione.

Man mano che sempre più persone fuggono dalla setta, i segreti vengono divulgati al mondo esterno sul governo autoritario dei leader. Le forze dell’ordine esterne indagano sul culto. La paranoia della setta cresce. Sempre più paranoico, il culto si arma per una resa dei conti contro il mondo e vede la violenza come la forza purificatrice necessaria che si salverà dai suoi intriganti nemici. Tutti coloro che commettono atti di violenza sono perdonati in anticipo dal leader o dai leader. Molti altri membri del culto se ne vanno e questo aumenta la paura paranoica di un confronto imminente con nemici esterni.

Attacco.

Spesso un membro rispettato del culto viene accusato, torturato o addirittura ucciso e il capro espiatorio “segreto” diventa la nuova forma di coesione del gruppo. Ai membri della setta è proibito andarsene e si scatena il terrore per un imminente attacco da parte di nemici esterni, immaginari o reali. La fedeltà al culto è ora dimostrata “contrattaccando” contro il mondo esterno. Dopo un attacco, prende il sopravvento la paura collettiva di essere distrutti dal nemico esterno.

Conflitto finale.

Temendo la distruzione, il culto tenta un ultimo attacco contro il mondo o si barrica ed entra in uno stato d’assedio. In quest’ultimo caso, i patti suicidi settari sono comuni. Il culto o distrugge se stesso o si scaglia contro i suoi nemici spesso fantasticati. In ogni caso, il culto crolla con la violazione delle leggi o la perdita di vite umane.

Una volta che una persona è inserita nelle prime fasi di una setta, è molto difficile aiutarla a uscirne, a causa delle manipolazioni emotive che le sette impiegano e delle vulnerabilità che sfruttano. Nessun culto in realtà crede di essere un culto, quindi l’identificazione precoce dei comportamenti settari in qualsiasi movimento religioso, gruppo di auto-aiuto, gruppo di identità o movimento politico è essenziale per aiutare le reclute a sfuggire alla loro presa.

 

Bibliografia

Fonte: https://www.psychologytoday.com/us/blog/word-less/202303/has-a-loved-one-fallen-into-a-dangerous-cult?amp&fbclid=IwAR2qxpYqBloIyStUYKDHgHxCAi1HA_-341GSBwLRbzuX5BCzboiYCY58ngc

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Traduzione di Lorita Tinelli

Avvertenza: Questa traduzione non è stata realizzata da traduttori professionisti, pertanto ci scusiamo per eventuali errori.

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