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Lavorare nello spettacolo ai tempi del virus: mio intervento su Radio Rai 3

La cultura al tempo del virus. Fare e partecipare, ascoltare e incontrare, in sicurezzaCome si concilia in questo tempo l’esigenza di mantenere in vita le manifestazioni, i festival, i concerti, lo spettacolo dal vivo, tutte quelle attività culturali che prevedono socialità e scambio e che fanno parte di un settore già molto colpito, e le esigenze di sicurezza, distanziamento, protezione?

Gli ospiti Roberto Meglioli, promoter, faparte di PER (Promoter Emilia Romagna) gli invisibili, il 12 settembre scorso in Piazza Maggiore a Bologna hanno organizzato un concerto condiversi artisti e con il pubblico, stasera con Vinicio Capossela alla Reggia di Colorno vicino Parma organizzano il terzo concerto di questo progetto

Andrea Cusumano, nuovo curatore insieme a Lea Iandiorio di Letterature, che inquesti giorni sta andando in scena nella veste di Insieme, il festival chesi è aperto ieri a Roma e che riunisce le tre principali manifestazionieditoriali della città, Libri Come e Più Libri PiùLiberi, saltate a causa del covid. Insieme dura fino a domenica e si svolge tral’Auditorium Parco della Musica, Massenzio e Palatino. Cusumano è anche regista insieme a Fabrizio Arcuri dello spettacolo Ode Laica per Chibok e Leah che è andato in scena ieri sera al Palatino e che replica stasera.

Giovanni Maga, virologo e direttore dell’Istituto di genetica molecolare del CNR di Pavia

Lorita Tinelli, psicologa fondatrice del CESAP – Centro Studi sugli abusi psicologici

Vinicio Capossela, cantautore, polistrumentista, stasera alla Reggia di Colorno (Parma) terrà il concerto PerGli invisibili dal titolo “Edipo a Colorno Labirinti, mostri eeclissi degli invisibili al tempo degli spettacoli limitati”.  Sitratta del terzo evento del progetto PER GLI INVISIBILI. Capossela èanche ideatore e curatore dello Sponz fest che si è tenuto quest’anno dal 25 al30 agosto a Calitri, nei comuni limitrofi dell’Alta Irpinia, dellaValle del Sele e verso il mare, dalle sorgenti dell’Ofanto fino alla foce del Sele.

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