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Suicidio, grazie agli esperti il tabù non esiste più


NOCI (Bari) – Sono passati due anni esatti da quando il corpo esanime di Antonio Notarnicola è stato rinvenuto nel suo trullo di campagna in Contrada Barsenti. Da allora si è sviluppata una sequela impressionante di suicidi che ha portato nel giro di soli due anni 9 persone a togliersi la vita, mentre altri due sono stati i tentativi non giunti a compimento.

Nella piccola cittadina murgiana vi sono però validi esempi di aiuto e sostegno per chi ha maturato un pensiero simile, talvolta giunto al termine di un tormentato e complesso percorso psichico, e per i familiari su cui grava il dolore di una perdita inaspettata. Per questo Noci24.it, da sempre attento alle tematiche sociali, ha chiesto ad alcuni esperti pareri e disponibilità al fine di fornire indicazioni valide per chi vive situazioni simili e non sa a chi rivolgersi.


La Chiesa, ad esempio, può correre in aiuto di chi vive situazioni di disagio. «La persona che avverte questo bisogno – dice l’arciprete Don Peppino Citoviaggia in un clima di disagio sociale inteso come “isolamento dalla società”. Il servizio religioso deve riportare la persona in una comunità di fratelli. Persone che covano dentro di sé l’istinto suicida vengono a messa perché vogliono sentirsi normali facendo le stesse cose che fanno gli altri». Noci pecca di un centro d’ascolto parrocchiale. «Forse un centro d’ascolto sarebbe utile per esporre questo tipo di problematiche. Purtroppo qui a Noci non c’è ma a livello diocesano si, attivo proprio per raccogliere questo tipo di preoccupazione. Le persone però hanno paura di esternare talune situazioni perché temono il giudizio altrui. Mi auguro che avvenimenti di questo genere non si ripetano e che si vivi nella grazia del Signore».


Diverso è l’approccio della dott.ssa Lorita Tinelli, psicologa, referente del centro Cesap. «Nella maggior parte dei casi avvenuti a Noci – dichiara la psicologa – la scelta è stata meditata. La cosa che fa riflettere è la giovane età di chi ha pensato di togliersi la vita». Vi è una predisposizione? «Non vi è una predisposizione naturale, ma dipende da come si reagisce alle diverse situazioni negative della vita; per questo non posso sapere se affianco a me ho un potenziale suicida. A scatenare questo tipo di reazione non è mai un singolo fattore, ma più elementi che incidono sul senso della vita. Chi arriva a meditare un pensiero simile pensa esclusivamente a come “se ne deve andare”, se invece si razionalizza una soluzione si può trovare sempre». Qualcuno ha parlato di emulazione… «Il rischio emulazione permane allorquando vi è già successo un caso simile soprattutto all’interno del nucleo famigliare o se c’è già stato un tentativo precedente. Alla luce di questa analisi ritengo che chiedere aiuto non significa essere deboli, al contrario significa avere coraggio».


Anche le istituzioni sono attive in questo campo. «A livello istituzionale il Comune di Noci è sempre stato attento alle dinamiche sociali» – dichiara la dott.ssa Anna Maria Conte a capo del Settore Servizi Sociali del comune. «Qui è attivo un servizio di ascolto – continua la dottoressa – con il Centro Ascolto per le Famiglie, mentre di concerto con la Asl ed i professionisti del settore, sono attivi un servizio terapeutico presso l’ospedale di Noci aperto tutti i martedì, ed un servizio presso la scuola per l’infanzia “Mons. Luigi Gallo”, sito nella via omonima. A questi si affiancano ulteriori servizi che hanno sede presso il presidio ospedaliero di San Michele in Monte Laureto e presso l’ospedale di Putignano. È ovvio che prendiamo in custodia situazioni in cui sono le persone che di propria spontanea volontà decidono di rivolgersi da noi presso le nostre strutture, a cui offriamo la nostra professionalità. Per i minorenni possiamo anche offrire di più dietro delega del Tribunale per i Minori. A breve sarà pubblicata anche una “carta dei servizi” con tutta l’offerta che questo ufficio, in collaborazione con l’assessorato di riferimento, è in grado di proporre alla cittadinanza».

Molte quindi le persone pronte a mettere a disposizione competenza e professionalità per una problematica che per lungo tempo è rimasta tabù, ma che alla luce degli avvenimenti accaduti nell’ultimo anno non si può più sottacere e far finta che non esista.

Fonte: Noci24

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